Vogliamo cambiare il linguaggio: basta con il politichese, il “dire per non dire”, i paroloni vuoti e i discorsi preconfezionati! le parole non devono essere usate per confondere le acque e girare le frittate! devono tornare ad essere semplici ma piene di significato, essere coerenti con il pensiero e soprattutto con le azioni.
Vogliamo cambiare il pensiero: le azioni che si pongono in essere non devono più essere dei rattoppi, delle manovre-tampone dettate dall’urgenza che alla lunga peggiorano il male che vorrebbero curare! devono invece scaturire da una visione ampia e lungimirante, prendere in considerazione le conseguenze in senso globale ed avere carattere di progettualità virtuosa!
Vogliamo cambiare i criteri di riferimento: le energie non devono più essere investite nell’inutile rincorsa al pareggio dei conti di un sistema finito, fittizio, insostenibile e disumano! L’obiettivo primario deve diventare l’uomo, con il suo diritto al “ben-essere” fisico, mentale e spirituale, e nel contempo la cura del pianeta e delle sue risorse, nell’ottica di realizzare una vera solidarietà tra le generazioni.
Vogliamo cambiare il sistema: basta con il privilegio, l’arroganza, il personalismo e l’abuso di potere! Basta con i muri di gomma! Vogliamo riconquistare una democrazia reale, che consenta ai cittadini non solo di esprimersi , ma anche di essere ascoltati e rispettati, di vedere realizzate -e non continuamente violate- le proprie aspettative; ed uno stato di diritto, che restituisca significato agli strumenti a disposizione del cittadino, ormai svuotati di ogni forza.
Vogliamo cambiare gli uomini: le persone che ricoprono alte cariche politiche ed istituzionali e che hanno visto pesantemente compromessa la propria affidabilità a causa di vicende giudiziarie passate e presenti, devono essere rimosse dai loro incarichi, non possono rimanere al loro posto, protetti da un muro di omertà e condiscendenza! Non li vogliamo più nei luoghi di potere, a prendere decisioni che ci riguardano! Vogliamo persone integre e coerenti, capaci di guardare lontano, e che ci rappresentino nella volontà di evolvere verso un più elevato grado di umanità.
Vogliamo cambiare le coscienze: non è più tempo di dormire, di delegare, di lamentarsi e di sperare che gli altri facciano qualcosa per noi! i cittadini devono riprendersi quella dignità che sembrano aver smarrito insieme al loro senso di responsabilità! E questa riconquista passa attraverso l’impegno, il coraggio, la coerenza personale! Vogliamo che gli animi sopiti si risveglino con una nuova coscienza, perché se la rabbia può essere la spada, la consapevolezza deve essere la mano che la guida. E sappiamo che solo un popolo di cittadini consapevoli può camminare verso il cambiamento che desideriamo.
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